Il mare Adriatico rappresenta il punto di connessione del mar Mediterraneo orientale e si trova tra la penisola italiana e la penisola balcanica.
Suddiviso in Alto Adriatico, Medio Adriatico e Basso Adriatico, il mare bagna sei Paesi: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Albania.
Il suo nome deriva dalla città di Adria. Con una lunghezza di circa 800 km e una larghezza di circa 150 km, copre una superficie di 132.000 km².
La profondità del bacino marino varia dai 300 metri nella parte settentrionale ai 1.222 metri più a sud, lungo la direttrice da Bari alle bocche di Cattaro. La salinità media è del 3,8%, con notevoli differenze tra la parte settentrionale, meno salina, e quella meridionale.
La grandezza delle maree nell’Adriatico è abbastanza contenuta, il che ha permesso sin dall’antichità la formazione di centri abitati lungo la bassa costa settentrionale, come Aquileia, Chioggia, Grado, Venezia e Ravenna.
Il mare Adriatico è famoso in tutto il mondo per il fenomeno dell’acqua alta, che periodicamente sommerge molte aree costiere di alcune decine di centimetri.
Confina con il mare Ionio e presenta una costa piatta e sabbiosa. Lungo la costa, sono posizionati scogli frangiflutti artificiali a pochi metri dalla spiaggia, al fine di proteggere le aree marine circostanti. Questa pratica ha dato origine, nel corso degli anni, a rifugi per numerosi animali marini, creando vere e proprie “oasi ambientali” per pesci e invertebrati del benthos.
Alcuni organismi marini, come molti crostacei, si seppelliscono nel sedimento marino, aspettando il momento opportuno per emergere e cacciare le loro prede.
Altre specie, invece, si scavano vere e proprie nicchie nel sedimento, comunicando con l’esterno attraverso cunicoli. Questi cunicoli fungono da rifugi e vie di accesso per gli organismi, consentendo loro di rimanere protetti e di accedere alle risorse esterne quando necessario.