Cari amici marchigiani oggi voglio parlarvi di un posto lontano dal tempo, l’Eremo dei Frati Bianchi che si trova nella profonda gola naturale del corvo, tra Cupramontana e Poggio Cupro in provincia di Ancona.
Io e mio cognato Alessandro abbiamo approfittato del bel tempo per andare a fare una passeggiata tra le montagne marchigiane. Un luogo completamente immerso nel verde. Siamo partiti dall’ Agriturismo La Distesa di Cupramontana e dopo un breve sentiero all’interno del bosco siamo arrivati all’eremo.
Eravamo senza parole. La bellezza del posto è indescrivibile: lo scenario è a dir poco suggestivo e la storia che lo riguarda è interessantissima. La sua costruzione risale, secondo la tradizione, ai primi anni dell’XI secolo e si pensa che fu fondato da S. Romualdo.
Una parte dell’eremo è stata ristrutturata ed è possibile vedere e tastare con mano le antiche celle eremitiche dove i monaci benedettini e camaldolesi trascorrevano le loro vite producendo il vino che ha fatto, oggi, di questa parte d’Italia, la “Capitale del Verdicchio”.
Questo posto straordinario ispirò alcune poesie di Luigi Bartolini. Qui il poeta andava spesso a passeggiare e a cui ha dedicato una raccolta di poesie tanto da fargli guadagnare il titolo di “padre del paesaggio marchigiano”.
Un’esperienza fantastica che vi consiglio assolutamente. Si tratta di un facile percorso, che anche i meno esperti possono affrontare senza fatica.